Durante la presentazione di "Inconsolabili", nella sala conferenze del Museo Garibaldino, furono letti brani di alcuni racconti e, ancora una volta, la narrativa sociale si è rivelata come uno degli strumenti più efficaci per riflettere sulle origini del malessere. Il brano che segue è tratto da"Pugno chiuso" di Dionisio di Francescantonio e si riferisce al momento in cui il protagonista del racconto, un giovane dall'infanzia tormentata ma che, grazie all'intelligenza e alla forza di volontà di cui è dotato, ha già raggiunto una posizione sociale invidiabile, finisce per riconoscersi in Lucifer, il vandalo del treno, il cui aspetto inquietante rimanda all'angelo decaduto. “….La mia riflessione s’interruppe qui, perché era venuto il momento di alzarmi: tra breve il treno sarebbe arrivato alla mia stazione. Il gruppo di giovani poco raccomandabili che per qualche momento aveva catturato la mia attenzione era sceso a una delle fermate precedenti, lasciando liberi i sedili che aveva occupato. Una volta in piedi, mi accorsi immediatamente che nessuna di quelle poltroncine in finta pelle era stata risparmiata dalla sua furia distruttiva ed ora l’imbottitura di materiale sintetico, d’un desolante bianco-grigio, fuoriusciva da tutti i cuscini e da tutte le spalliere come le interiora d’un capretto appena sventrato. Mentre su dei pannelli del corridoio accanto all’uscita del vagone campeggiavano alcune scritte ancora fresche di vernice: “Odia il prossimo tuo come te stesso” e “Fai agli altri quello che gli altri hanno fatto a te”. E appena più sotto, accanto ai tratti stilizzati d’un pugno chiuso attraversato da uno spadino, la parola “IL MALE”, scritta a caratteri più grandi e tutti maiuscoli. Forse una dichiarazione d’intenti, forse una firma, forse una segreta richiesta d’aiuto. Fu allora che mi avvidi con sgomento che anche le mie mani erano due pugni chiusi, come chiusi erano la mia anima e il mio cuore. Un brivido mi percorse la schiena e la pelle mi si accapponò: anch’io avrei avuto bisogno d’aiuto, ma già sapevo che mai avrei avuto la capacità di chiederlo.”
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Al centro: Maria Teresa Carrara, curatrice degli eventi del Museo Garibaldino |
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Francesco Carleo, presidente Municipio IX Genova-Levante |
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Sonia Paglialunga, assessore alla Cultura Municipio IX Genova Levante |
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Intervento di Miriam Pastorino, presidente Voltar Pagina |
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Intervento di Luigi Sciabà, docente Facoltà di Medicina |
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Intervento di Dionisio di Francescantonio, scrittore |
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Tutti i relatori |
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Calda e accogliente, la sala conferenze del Museo si conferma come ideale salotto letterario del Levante |